Biografia

Tra gennaio e febbraio scrive le Risposte alle censure dell’Ateismo triunfato e decide di modificare 32 pagine dell’Atheismus , ottenendo il «publicetur». Tra febbraio e maggio vengono approvati la Defensio libri sui De sensu rerum, il De gentilismo non retinendo e il De sensu rerum. Scrive a Galilei il 26 aprile, confessando che vorrebbe trasferirsi in Toscana. In agosto l’Atheismus viene sequestrato. C. stende una Disputatio nella quale sostiene di difendere le bolle Coeli et terrae di Sisto V (1586) e Inscrutabilis di Urbano VIII (1631), ma dove in realtà attua una strategia che tenta di mettere l'astrologia al riparo dagli attacchi ecclesiastici. Cerca di far pervenire la Disputatio al papa tramite il cardinal Oreggi, ma non ottiene la revoca del sequestro. Compone uno scritto, andato perduto, De aulicorum technis . A Frascati (22 settembre) ultima una Expositio sul capitolo ix dell’Epistola ai Romani, su richiesta dell’ambasciatore francese Jean de Brassac. Una settimana dopo scrive al papa accusando i suoi nemici, preannunziando i benefici effetti del Quod reminiscentur e inviandogli il Commentarium all’elegia proemiale. Tornato a Frascati, in ottobre scrive l’Apologia pro scholis piis, per Giuseppe Calasanzio. L’eruzione del Vesuvio del 16 dicembre viene esaminata da C. nel De conflagratione Vesuvii , il cui originale, affidato al francese Gabriel Naudè, andrà perduto.

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