Eugenio Canone, Note di presentazione (2018), 1

Rosaria Lo Russo legge le poesie di Tommaso Campanella. Nota di presentazione

Rosaria Lo Russo legge le intense poesie di Campanella. Si tratta di quattordici degli ottantanove componimenti poetici campanelliani (alcuni dei quali articolati in diversi madrigali) raccolti nella Scelta d’alcune poesie filosofiche di Settimontano Squilla, cavate da’ suo’ libri detti La Cantica, con l’esposizione, opera pubblicata da Tobias Adami nel 1622, quando il filosofo calabrese si trovava ancora nel carcere napoletano di Castel Nuovo. Va ricordato che alcune poesie della Scelta furono composte prima della congiura di Calabria e della carcerazione nella capitale del viceregno. Già nella lettera dedicatoria, Adami segnala «Il parlare stretto talvolta e filosofico» delle poesie, sottolineando come esso sia «più con la naturalezza ed accortezza calabrese che con l’eleganza toscana adornato». Un ‘parlare stretto’ sulla base di un preciso disegno filosofico (sviluppato poi nell’esposizione), che esprime, assieme, lo strazio fisico della prigionia e i diversi stati d’animo dell’autore, nonché – fondamentalmente – la consapevolezza che il significato di quell’estrema esperienza di sofferenza e umiliazione va oltre il proprio destino di uomo, riguardando il ruolo stesso della filosofia nell’oscurità profonda del proprio tempo. In tal senso, si ricordino le parole del Proemio dell’Ateismo trionfato (nella preziosa originaria redazione italiana del testo scoperta e pubblicata da Germana Ernst): «oscurato è il secolo, non sa dove è il cielo; le stelle si son coperte di nebbie, le lucerne estinte, il sole in tenebra, la luna in sangue». Le poesie sono testimonianza di angoscia, ma anche di ravvedimento, di speranza, apertura al futuro, come pure di disincanto, con appelli, preghiere e invettive. Nella sua lettura, Rosaria Lo Russo – la quale ha tenuto a precisare di aver voluto solo dar voce al poeta, quindi senza richiami all’esposizione o ad altro – ha individuato delle poesie (quattordici componimenti della Scelta, ma, considerando i vari madrigali, si arriva a quaranta poesie) che documentano diversi registri e momenti esistenziali, quindi i differenti sentimenti che si esprimono nei componimenti poetici campanelliani.

Rosaria Lo Russo è poeta, lettrice-performer, traduttrice, saggista, voce recitante, attrice; insegna letteratura e lettura di poesia ad alta voce a Firenze, dove vive e lavora. Si occupa di poesia e di teatro e dei rapporti fra le due arti, di drammaturgia, letteratura teatrale e letteratura comparata moderne e contemporanee. Molti suoi libri di poesia sono corredati di cd audio in cui l’autrice recita i propri testi in progetti musicali performativi. Ha tenuto reading di poesia, performance teatrali e lezioni in numerose città europee e negli Stati Uniti.

La registrazione è stata effettuata a Napoli, nella serata del primo giorno del seminario di studio Nuove prospettive di studi campanelliani – Per Germana Ernst, organizzato da Anna Cerbo (Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, Palazzo Du Mesnil, 5-6 dicembre 2017). Lo Russo non ha letto i titoli delle poesie, ma ha distribuito un foglio con indicazioni in proposito.
Per la pubblicazione nell’Archivio Tommaso Campanella, alla lettura delle poesie si sono aggiunti dei commenti musicali tratti dal sito Free Early and Renaissance Music, a cura di Jon Sayles.
Il testo utilizzato per la lettura delle poesie è quello pubblicato da Francesco Giancotti (T. C., Le poesie, Torino 1998; Milano 20132). Tale edizione si basa sul testo pubblicato da Luigi Firpo nel 1954, pur tenendo naturalmente conto – per i componimenti della Scelta – della stampa del 1622 e di altre edizioni. Per la riproduzione dell’editio princeps della Scelta d’alcune poesie filosofiche e per una trascrizione delle poesie e della esposizione si veda la sezione Testi italiani dell’ATC. È disponibile il testo delle poesie lette da Rosaria Lo Russo, con l’indicazione dei titoli e del numero presente nell’edizione originale della Scelta. Non riporto il commento di Campanella alle varie poesie.