Luigi Guerrini, Schede (2010), scheda 15

thomae campanellae | ord. praed. | disputationum | in quatuor partes suae philos-| ophiae realis libri quatuor. | pro rep. literaria ac christiana, idest | Vere Rationali, stabilienda contra sectarios. | Una cum textu instaurato auctoque post | editionem Tobianam. | Suorum Operum tomus II. | Ad Illustrissimum & Excellentissimum | D. Petrum Seguierum, Franciae | M. Cancellarium. | physiol. ethica, politica, oeconomica cum quaest. | parisiis, Ex Typographia Dionys. houssaye. An. Dom. 1637. Cum Privilegio Regis. [40], 124, 570, 60, 223 [9] p. ill. folio

Deciso a preparare un’organica collezione delle sue opere, Campanella mise mano alla rielaborazione della sua enciclopedica Philosophia realis tra il 1635 e il 1636, apportando modifiche, alle volte anche significative, a ogni sezione dell’edizione già stampata a Francoforte e allegandovi, insieme alle imponenti Quaestiones, la Disputatio in prologum instauratarum scientiarum, la Consideratio de regno Dei e l’opuscolo Pro conclavi. Admonitio ad Electores Summi Pontificis, ac praecipue Capita Factionum. L’intera opera venne dedicata da Campanella al Gran Cancelliere di Francia Pierre Séguier con una lettera datata 6 agosto 1637 e presentata, nel luglio del 1638, a Ferdinando II de’ Medici come «novo testo, chiaro, breve e forzoso». La maggiore novità di questa edizione, rispetto alla princeps del 1623, è rappresentata dalla inclusione delle sessantuno Quaestiones physiologicae, estese per ben 570 pagine, a completamento della prima parte del trattato, i venti capitoli della Physiologia epilogistica; delle tre larghe Quaestiones morales, che corredano la Philosophia realis; delle quattro Quaestiones de politicis, accompagnanti la terza parte e, infine, delle tre Quaestiones oeconomicae, allegate alla quarta e conclusiva sezione. L’edizione parigina, come si è detto, ospitava però anche altre scritture. Fra queste la Disputatio in prologum, la quale rappresenta in realtà una rielaborazione del De Gentilismo non retinendo che, qui collocata, suona da introduzione generale a tutto il sistema delle opere campanelliane. La Consideratio de regno Dei, invece, venne scritta da Campanella nel 1636, e segue da vicino i Discorsi universali del governo ecclesiastico. La Pro conclavi admonitio risale invece al luglio 1623, ed è scritta in occasione del conclave di elezione di Maffeo Barberini.

Luigi Firpo, Bibliografia degli scritti di Tommaso Campanella, Torino, Tipografia Vincenzo Bona, 1940, n. 8, pp. 73-97; 113-114.
Tommaso Campanella, Lettere, a cura di Vincenzo Spampanato, Bari, Laterza, 1927, pp. 388-390.
Luigi Firpo, Un opuscolo del Campanella sul conclave,«Il Pensiero politico», VI (1973), pp. 235-241 (trad.it. della Pro conclavi admonitio).
Tommaso Campanella, La Città del Sole e Questione quarta sull’ottima repubblica. A cura di Germana Ernst, Milano, Rizzoli, 1996 (alle pp. 96-173 testo latino con trad. it. della Quaestio quarta de optima republica).
Tommaso Campanella, La Città del Sole. A cura di Luigi Firpo. Nuova edizione a cura di Germana Ernst e Laura Salvetti Firpo. Postfazione di Norberto Bobbio, Roma-Bari, Laterza, 1999 (alle pp. 112-137 testo latino con trad. it. della Quaestio tertia de optima republica).

Milano, Biblioteca Nazionale Braidense