Tommaso Campanella, Aforismi politici, p. 100

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30. E più presto quella republica patisce tal roina, dove i
matrimonii si congiungono per la dote e per la ricchezza
eguale e non per valore dell’animo e del corpo uguale
nelli contraenti, onde si speri buona razza, come ammaestra
Pitagora.
De matrimoniis qualiter contrahendis.
31. Perché nascano i buoni, e ciascuno faccia l’ufficio a
che è nato, e si schifino i mali, ha bisogno ogni communità
di legge.
Legis necessitas et utilitas.
Finis legum: primo, ut boni nascantur; secundo, ut quisque
faciat suum officium.
Lex est custos societatis: animorum, honeste vivere; corporum,
neminem laedere; bonorum fortunae, unicuique
suum tribuere.
32. La leggeè il consenso della ragione commune di tutti,
scritto e promulgato per il bene commune e conformato alla
ragione eterna.
33. Però non deono fare legge se non tutti insieme quei
del comune, overo soli i sapientissimi con autorità divina,
come Moisè, o coloro a quali è dalla moltitudine commesso
questo officio, come Solone e Licurgo e Numa Pompilio, o

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