Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 107
E che sia possibile lo dimostrai nel libro della Monarchia
christiana, e nella propria republica detta la Cità del sole, e
che solo in quel tempo li profeti promettono republica
al mondo stabile, felice, senza guerra, senza carestia e senza
heresia e senza pestilenza, e secolo aureo. Perché, come pregano
nell’oratione di Christo, si farà la voluntà di Dio in terra
come si fa in cielo; e questo fia nella cascata dell’antichristo,
e dopo molto tempo sorgerà Gog e Magog per occasion di
vittoria alli santi, e poi questo regno fia trasferito in cielo,
evacuati li principati e potestati inferiori e superiori: del che
altrove.
Dunque, sendo solo legge di natura innocente, questa è
vera, e si non si osserva tutta, chi più ne osserva meglio vive in
tutte le nationi. Et ottimo vivere sarà quando tutto sarà osservata,
e questo sarà quando in tutto e per tutto fidaremo di
Dio e speraremo in Dio più che nella nostra industria et honori
e commodi, e ci faremo unanimi col Creatore come semo
con la innamorata, che non potemo pensare né sperare né
operare senza quello.
Però la legge christiana è fondata sopra la fede, speranza
e charità, virtù altissime che ci legano con Dio, e tutte l’altre
sopra le virtù inferiori, che non legano con Dio, ma con le
cose trattabili da noi, come la giustitia, fortezza, prudenza e
temperanza, sopra le quali Platone fonda le sue leggi. E certo
le leggi humane non mirano al fondamento, ma alle cime,
e però cascano presto.
Di più, e quasi tutte par che mirino a Dio solo per rispetto
di beni mondani, onde fan l’animo vile, codardo, avaro. Le
leggi de l’altre nationi han bisogno ogn’hora di nove leggi,
prammatiche e glose, additioni e sottrationi, perché non son