Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 121
ultima medicina tra gl’huomini, sendo contra natura combatter
contra la medesima spetie, fecero per principale scopo
loro, come li Lacedemoni ancora, notati da Platone e da Aristotele.
Vinsero il mondo con l’armi, e poi fur vinti da christiani
senza armi, e fu posto in Roma il tribunal di Christo, e
gittato a terra quello di Romulo e di Numa, e di Cesare mutato,
perché la verità senza armi quanto è più afflitta vince, e
tutte le possenti Nationi fur domate dall’impotenti con la religione,
come i Gothi, gl’Hunni, Vandali e Tartari.
Ogni gente et ogni cosa humana è preda degl’huomini armati,
e poi l’armi son preda delli scientiati in religione, ancor
che trista, poi che li Turchi e Tartari fur preda dopo le vittorie
loro delli sacerdoti di Macometto.
/La legge di Macomettoè pur su la gloria dell’arme fondata,
e benché tenga qualche moralità, fa però gl’huomini crudi
et ignoranti, permette molti vitii fin alla sodomia con strani;
pone schiavitudine in luoco di libertà, nega il libero arbitrio,
dunque fa l’huomo bestia o schiavo. Né republica si può fondare
in questa legge, ma sempre tirannia assoluta. Dona un
paradiso carnale e favoloso, et a sfrenar le voglie humane è
potentissima. La moltitudine di mogli, benché non sia contra
natura mentre li patriarchi pur la tennero, pure è di poco
giovamento alla prole, e pone guerra tra le donne, e le fa troppo
vili e schiave. Le obligationi a molte cerimonie, lavande e
distintion di cibi, han del superstitioso assai, e del impossibile,
e son più tosto di gente particolare e fanciullesca che di