Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 99
Essamina della legge di Christo e dell’altre nationi,
ove si mostra che quella ha per fondamento la charità
e la Ragion prima, e l’altre la giustitia e ragioni
seconde, e che solo i precetti di Christo morali
e cerimoniali son secondo la natura;
e come oblighino, e come tutto il
Mondo è forza si riduchi alla
sua unica prima legge di natura
innocente; e risposte
a Giuliano et al
Macchiavello.
Cap. X
Poscia che scorsi con questi contrasegni per tutte le leggi di
mortali, esaminandole senza passione alcuna, viddi chiaramente
che la religione christiana è la vera secondo la natura; e che
questa a tutte ha da soprastare, e che tutto il mondo a questa
sola ha <a> riunirsi dopo tanti scompigli avvenuti per la differenza
di religioni e principati, e che sarà il principato unico in
terra con quella felicità che cantaro li poeti sotto nome
di secolo d’oro, e li filosofi di stato di ottima republica, ancor
non vista, e li profeti mostrano nella tranquillità di Ierusalem
reedificanda, finita la Babilonia e confusione di tante sette
sciocche et empie, e tutti savii delle Nationi l’hanno aspettato,
e li filosofi lo desiderano grandemente.
Né ci è huomo che a questo desiderio non inclinasse facilmente
altro che alcuni tirannelli, e pur essi volrebber che fusse
tutto il mondo sotto un loro principato solo et unico, e
questa fu la promessa da Dio ad Abram, che sarà erede del
mondo, e questo conobbi così.