Tommaso Campanella, La Città del Sole, p. 10
le stampe fûro prima ch’a noi. Ci son poi li mastri di queste
cose; e li figliuoli, senza fastidio, giocando, si trovano saper
tutte le scienze istoricamente prima che abbin dieci anni.
Il Amore ha cura della generazione, con unir li maschi e le
femine in modo che faccin buona razza; e si riden di noi che
attendemo alla razza de cani e cavalli, e trascuramo la nostra.
Tien cura dell’educazione, delle medicine, spezierie,
del seminare e raccogliere li frutti, delle biade, delle mense e
d’ogni altra cosa pertinente al vitto e vestito e coito, e ha molti
maestri e maestre dedicate a queste arti.
Il Metafisico tratta tutti questi negozi con loro, ché senza
lui nulla si fa, e ogni cosa la communicano essi quattro, e dove
il Metafisico inchina, son d’accordio.
Ospitalario. Or dimmi degli offizi e dell’educazione e del
modo come si vive; si è republica o monarchia o Stato di pochi.
Genovese. Questa è una gente ch’arrivò là dall’Indie, ed
erano molti filosofi, che fuggîro la rovina di Mogori e d’altri
predoni e tiranni; onde si risolsero di vivere alla filosofica in
commune, si ben la communità delle donne non si usa tra le
genti della provinzia loro; ma essi l’usano ed è questo il modo.