Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani, p. 164

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divenuta antecristiana.” “Chi gli mandò a tanto officio?
Dio? gli uomini, o il diavolo?” Certo è che
non sapran che dire, perchè dicendo il diavolo,
è chiaro che loro non si dee prestar fede, ma se
dicono gli uomini, quelli sono soggetti alla chiesa,
non padroni, e membra, non capi e poi bisogna
vedere da che zelo quelli uomini furon mossi e
che concilii congregano e con che autorità. Finalmente
diranno da Dio Sovrano Signore, come
i profeti furno alla Sinagoga, essere stati mandati.
Potrete dir voi: “Dio non manda più a cose
di sì grande importanza, se non uomini da sé
ammaestrati, e di miracoli e di pazienza e di santità
ornati.” Così fece quando mandò Moisè a Faraone
e gli Apostoli alle genti, e i profeti a’ regni
d’Israele e di Babbilonia, e San Paolo quando volea
provare ch’egli era Apostolo, cioè messagger di
Dio, dicea: “I regni del nostro apostolato appresso
voi si sono manifestati in molta pazienza, in segni,
prodigi, miracoli possenti e virtudi e questo più
volte.” Dunque se Lutero non ha queste marche
da Dio, perchè volete che creda mentre parla contro
una chiesa fondata nel sangue di Cristo e per 1600
anni in circa durata e stabilita con sangue, miracoli,
profezie, pazienza e santità, la cui autorità di
più è la verità della successione. Gli uomini santi
e miracoli innanzi Lutero come Benedetto, Bernardo,
Vincenzo, Francesco, Domenico, Tomasso,
Bonaventura, e doppo Lutero anco: San Francesco
di Paola, San Diego e molti altri santi religiosi,
insigni miracoli a dottrina han approvato
sin dall’Apostoli in qua, avvenga che alcuni delle
corti avessero ripreso, non però mai li dogmi di
questa chiesa ma sempre confermati e per loro
fino a morte combattuto per esser fatti grande,
no, ma per verità, poichè disprezzano gli onori,
le commende le prebende e vescovadi e mangiavano
pane scarso, e acqua, digiunando e patendo
per la fede. In che modo dunque io crederò a
Lutero, che vol togliere la fama a questo sacro

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