Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 198
alla materia per poterla movere: laonde ragionevol cosa fu stimare
che 'l cielo habbia havuto origine dal caldo, come tutti i theologi
dalla Scrittura Santa han cavato, come il suo movimento luce
sottigliezza et caldo anchor dimostrano.
c. All’incontro veggendo noi che 'l sommo freddo vien dalla
terra, et gela l’acque et le strugge, et occupa l’aria et le cose fatte
dal caldo et le rende immobili et negre, e dalla terra tenebre
anchora verso il cielo inalza, habbiamo stimato ch'egli sia fabro
della terra manco potente del caldo, di cui la quiete sia
operatione. et le tenebre faccia et colori, e la densità dispositione
ch'ei dona alla terra per mantenerla immobile
[d. Il Telesio scrive che la nigrezza sia inerte e
faccia della materia, e la tenebra attiva faccia del freddo, la quale
per impotenza non si manifesta a noi: il che può stare con questa
dottrina, perché il contrario imperfetto si dice privatione secondo
Parmenide et Aristotele.]
e. Se son due principij attivi, dunque sono due primi corpi,
come dice san Basilio [con Moise, perché bisogna ch'essi
siano e permagnano sempre; e dove permaneranno se non ne primi
elementi? Dunque essi son due, come Aristotele con Parmenide
scrisse nel primo della Fisica, e poi se contradisse mettendo