Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 527
perché se l’huomo si move troppo s'affligge et si viene a
distruggere; se niente si move, medesimamente. Dunque
la mediocrità dell’operatione è virtù: la quale è data per
ventilare lo spirito, purgarlo dalle fuligini et aumentarlo -
assottigliandosi il sangue - di sangue assottigliato; et per
purgare il sangue, et far la distributione del cibbo a tutte le
parti, et mondar queste da tutte le superfluità convertendole
in sudore peli et fumo; et per tenere aperte tutte le
fogne onde si purga l’animale, come il culo naso orecchie,
bocca et li pori, de i quali tutto l’animale è consperso per il
continuo caldo che esce fuora et porta gli escrementi
untuosi che si attaccano alle vesti; et per abbellire
il corpo, facendolo sano e membruto et ben colorito et
atto alle fatighe et alle vendette. «Però egualmente si
deve essercitare, dice la Sapienza, perché chi essercita le
gambe rinforza quelle, il resto indebolisce, come i corsori;
chi le braccia, fa il medesimo errore, perché il membro non
essercitato tira a sé li mali humori et non li può purgare,
e il mal de gli altri corre a lui. Ma chi tutto il corpo, come
braccia gambe collo et schiena, meglio si rinforza.» Però