Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 128

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oltramontani, per provedere alle guerre e discordie d’altre nationi, e
per stabilire la difesa del christianesimo.Egli {il papa} divise l’imperio, pose
tributo a re d’Inghilterra, depose tanti imperatori, annullò tante elettioni,
divise il mondo novo a castigliani e portoghesi, depose
Giovanni re di Navarra, e fece sempre quel che ha voluto ad aedificationem
corporis ecclesiae
. E quello che più importa, l’elettione, conferma,
ontione e gladio delli prencipi et imperatore, da lui depende;
dunque ogni potestà, signoria, forza de’ christiani.Et quando dice
Innocenzo che il re non conosce in terra superiore, si intende di
superiore laico. E pur conosce la republica da cui ha potestà, e la
republica il papa di cui è sposa, e figlia.Di più, tutti i regi s’appellano
figli del papa, dunque la potestà loro è dal padre. Lo inganno di
questi theologiè perché prima era instituita questa potestà laica;
dunque non pende dal papa; ma non vedono che l’institutore fu
Christo per legge di natura, et il medesimo poi correttore in legge di
gratia, e che sopra tutte queste potestati ha instituito una potestà che
tutte in se contiene, come prencipe, e capo del mondo: Et si angelos
iudicabimus quanto magis ista saecularia
.Dico ancora che pur
Christo incarnato non ha dato a noi potestà di mangiare, né di
caminare, che queste a noi ce l’haveva date, ma solo ci insegnò che
facessimo queste attioni raggionevolmente per non deviare dal regno
celeste. Così non ha dato l’elettione, la spada, la successione, perché
prima ce l’haveva date; ma solo le corresse, e pose un capo sopra
tutte, e da quello si deve dire che pendano, e non dal popolo. Ma
più mi constringe santa Brigida, a cui Christo disse, lib. 2 cap. 7, e
lib. 8 cap. 1°, che egli haveva instituito in terra doi potestà, una clericale
in Pietro, e l’altra laica in Paolo. Et altrove dice che egli ha
posti li clerici per giudici della Chiesa, e i prencipi per defensori
notati in Paolo per senso mistico, e li plebei per esser governati e
somministrare il cibo corporale a tutto il corpo. Questa dottrina è
molto rationale, e Platone pur fece questa divisione nella sua republica
toltala dal corpo, in cui vi è la rationale, che sono i giudici, la
irrascibile, che sono i defensori, e la concupiscibile che sono gli agricoli
et artisti. Benché tutti hanno da partecipare di raggione, come
io provai nella Monarchia col Telesio, e qui tutti han da essere animati
da la religione, come di sopra scrissi. Et certo san Pietro, sendo
con san Paolo uniti nella morte, et havendo il seggio romano sacrato

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