Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 141

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l’imperatore, et altri prencipi a questo fatto. Il che si è osservato nelli
tempi passati spesso e la raggione così vuole, se il corpo del christianesimo
è un pacifico raggionevole, obediente al suo capo unico, e
non a molti capi come mostro. Vero è che non tutti obediscono,
come disse Christo a santa Brigida, lib. 8, c. 48: Nam verba evangelica
non sunt completa adhuc cum primis regibus illius temporis, sed
adhuc venient tempora, quibus complebuntur
. Se li consoli romani e li
prencipi d’Etiopia, come narra Strabone, e quasi tutte le nationi non
ponno far guerra, se per religione non è giustificata e dal sacerdote
santificata, assai meno si può far tra christiani. Il sacerdote onge e
consacra li prencipi, e loro dona il gladio e la potestà da parte di
Dio. Dunque stoltitia è pensare che questo sia altro gladio, che quel
di David e di Pietro, che tiene la Chiesa, e che a ben della Chiesa
s’ha da usare solamente, e non mai a male. Così si legge nell’ultimo
del secondo de Macabei che Hieremia, profeta e sacerdote, dona il
gladio a Giuda in quanto prencipe, benché era pur sacerdote: In quo
deijcies adversarios populi mei Israel
. E questa era ben figura del gladio
christiano, perché quel gladio de gentili, superbo et ingiusto, tra
noi deve esser cessato. E per prova di tutto questo, quando Christo
volle mostrar il modo del regno christiano entrò a cavallo su l’asino
mansueto e benigno, e fu gridato: Benedictus quia venit regnum
patris nostri David
, Devono anche li prencipi mettere la vita per lo
popolo loro, come Christo, e come in legge di natura fece Codro in
Athene, e dui Decij in Roma, et altri altrove.Meraviglia è del Soto,
che dice che il re fu fatto per il regno e non il regno per lo re, lib. X,
q. 3, ar. 1, De Iustitia et Iure, e poi vuole che il re possa punir tutta la
republica e sia signore nel 4, q. 4 ar. 1, e che non conosca signore in
terra se non in ordine ad spiritualia, poiché il papa può sopra lui anche
quando maltratta il popolo tirannicamente e quando è sciagurato,
e stolido, et inetto, come fu Childerico, quando è ruvinoso, come
quel di Portogallo.E benché il canone Per venerabilem, Qui filij
sint legitimi
dica che il re non conosce superiore in terra, e particolarmente
quel di Francia di tutti gli altri, si deve intendere: non conosce
superiore principe temporale, come l’imperatore o altro tale.
Ma non può il papa privar se stesso di questa potestà, perché è di
Pietro divinamente data, et egli non può alienarla, dicendo Christo:

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