Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 88
comprende, et è capo di tutti gli huomini; et omnis principatus, et
potestatis, come disse altrove. Di lui in particolare s’intende quel
passo Omnia subiecisti et quest’omnia espone David dicendo, Oves,
et Boves universas insuper, et pecora campi. Dunque il dominio è pur
temporale. E poi l’apostolo agli hebrei dice: Non angelis subiecit
orbem terrae futurum, de quo testatus est David: omnia subiecisti.
Ecco che la terra è il temporale, e soggetto a Christo egli pure, il che
non havendo egli preso, s’intende nelli successori del suo regno,
come pur fu detto a David nelli successori suoi, et figurò Christo ad
vivum: Nunc autem nedum videmus omnia subiecta ei. Dunque aspettava
l’apostolo questa soggettione di tutte nationi sotto Christo nelli
suoi posteri, come disse Isaia: Videbit semen longevum. Et che sia il
vero, il medesimo apostolo nel medesimo loco dimostra con authorità
di David, che Christo ascese in cielo: Sedet ad dexteram Dei,
donec ponat omnes inimicos suos scabellum pedum suorum. E questi
sono li prencipi, et regi, giudici, e gentili, li quali fremuerunt, et
meditati sunt inania contro Christo, secondo espone san Pietro nell’Atti
apostolici, e poi: Christus reget eos in virga ferrea, come fa hora
nella Chiesa, e tutti si havevano a convertire alla fede pian piano, et
quando sarà predicato il Vangelo per tutto il mondo, tutti saranno
soggetti alla chiesa di Christo, et allhora poi segue il Giuditio Universale
con un preambulo di pace, che conflabit gladios in vomeres,
ma in questo donec sede alla destra, fin che tutti si sottoponghino al
suo scabello, et poi verrà il Giuditio, come prova il medesimo apostolo
ad lor: Deinde finis cum evacuaverit omnes principatus, et potestates.
Il che non s’intende solo de prencipati celesti, ma più temporali,
pure sendo scritto: Omnes reges terrae, et omnes gentes servient ei.
Et dice: Opportet autem illum regnare, donec ponat omnes inimicos sub
pedibus suis; Omnia enim subiecisti sub pedibus eius. Dicendo
Omnia nil non subiectum dimisit. Come l’apostolo più chiaro potea
mostrare il dominio temporale e spirituale de tutte le genti e signorie
humane, in Christo regnante hora in cielo, nella sua Chiesa in terra
questo operante. E il secondo salmo mirabilmente convince dicendo
in persona del Messia suo successore: Ego constitutus sum rex ab eo
super Sion montem sanctum predicans praeceptum eius. E perché