Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 95
CAPITOLO X
CHE NON SOLO LA SPADA SPIRITUALE, MA ANCO LA
MATERIALE HABBIA LASSATO CHRISTO NEL SUO
REGNO, E TUTTI LI CHRISTIANI DOVERLA DA LUI
RICOGNOSCERE, ET IL PAPATO IN AMBEDUE
FORTIFICARSI PER PROFETIE ET RAGGIONI EFFICACI
Da questo asserisco, contro coloro che negano il material gladio
alla Chiesa di Christo, che per la medesima authorità le si deve a
Christo in quanto Dio, et huomo insieme iure aeterno et naturali, et
poi iure redemptionis tocca l’una e l’altra potestà: adunque l’uno e
l’altro gladio. Dello spirituale nullo dubita; del materiale si prova
ancora così. Christo è legislatore perfetto delle genti. Alla legge due
virtù si ricercano, la direttiva, con la quale s’insegna al popolo la
legge, la dottrina, et la sua causa, et utile; et la costringitiva, con la
quale si obliga il popolo ad osservanza, et si punisce il transgressore.
Hor, non tutti con la paura dell’inferno, e del gladio spirituale si
lasciano constringere; dunque ci bisogna il gladio materiale, altrimenti
saria la legge di Christo come quella di Platone, o d’altro filosofo,
solo persuasa con raggioni, e timore dell’altro secolo. Dunque
sarìa diminuto, insufficiente e non authorizato legislatore. Vero è,
che venne Christo raggione prima per far gli huomeni rationali, ma
quelli, che vogliono esser bestie, et sturbano gli altri dal vivere rationale,
ben vogliono haver questa medecina di bestie, perché nulla
manchi al medico sapiente, Nam quos non curat pharmacum, curat
ferrum, quos non curat ferrum, curat ignis, dice Hippocrate. E perché
dice sant’Agostino de Christo, Magnus de caelo venit medicus,
quia magnus iacebat aegrotus; però la Chiesa in virtù di Christo suo,
usa ferro e foco contro gli heretici e scismatici, non per vendetta
come fanno i prencipi terreni ma solo per medicamento estremo de
morbi incurabili, doppo che il gladio spirituale e le monitioni non