Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 34
di S. Lorenzo, per la costa orientale d’Africa, per il capo di Buona
Speranza, per la costa d’Africa occidentale, per la Ghinea, per Capo
Verde, per l’Isole Fortunate di Spagna medesima, attorniando il
mondo col Sole, il quale facendo ogni ora giorno a qualche parte del
suo giro imperiale, in ogni ora resta che s’offera il sacrificio a Dio del
cielo (stupenda cosa e segno di grand’imperio), poiché sempre si
priega per la chiesa e per il Re con sì stupendo sacrificio, il quale
secondo la verità e l’opinione può assai nelli cuori di sudditi.
Dico dunque che il Re di Spagna seguendo questo stile, osservando
la prudenza e occasione, otterrà il tutto, come per le seguenti
cose si vedrà, già che è manifesto che ei combatte sotto gli auspicii
dell’imperio germano che è d’Italia, che è di Roma, che è di Grecia,
che è di Persia, che è di Ciro, che fu dopo Media e Babilonia, e da più
angeli sarà aiutato, e dalle forze di Tiro e di Michele, e dopo questo si
darà ogni cosa in mano de santi, facendosi unum ovile et unus pastor.
Del quale ovile oggi è congregatore chi fa l’officio di Ciro tipico, e al
fine per occasione del trionfo si leverà contro cristiani Gog e Magog,
e li cristiani vinceranno, e verrà Cristo a giudicare, et sic finis.
Ma l’ecclissi e congiunzion magna in Sagittario, segno di Spagna
dopo 800 anni quando si fè per Francia e dopo 1600 quando per
Roma, dirò più segreti, quando parlerò io, etc., e molti più ne dirò
trattando della nova stella del 1572 comparsa nel seggio di Cassiopea
antevista da tante Sibille etc.