Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 168
Secondo, si ricerca la fede in quello per cui s’opera il miracolo,
quando in suo beneficio e non maleficio si fa, percioché non è atto
a recevere ben da Dio chi non si dispone; né disposizione senza fede
si trova. Onde Cristo, avendo sanato tanta gente d’infermitadi,
soggiungeva a tutti: «La tua fede t’ha fatto salvo».E nella patria sua,
dice l’Evangelista che Cristo s’ammirava che non poteva fare a
quella gente miracoli come agli altri, e soggiunge che ciò avveniva
dall’incredulità loro che si rendevano inabili alla grazia divina,
come chi serra la fenestra al sole non può vedere. E disse una fiata:
«Io farò secondo credi tu». E ad altri: «Se puoi credere tu la farò
sana, perché al credente ogni cosa è possibile». Ma questo s’intende
secondo il modo ordinario de’ miracoli, perché può Dio sanare
per mezzo d’un uomo tristo che ha solo fede istorica o nulla,
e può sanare chi non crede in Dio e mutar gli elementi e far ogni cosa
che contraddizione non implica, quando è bisogno per sua gloria,
e li malefici miracolosi fa a chi nol crede, come a Faraone.
E spesso aveva fede l’operante solo, come gli apostoli fecero
tanti miracoli a gl’increduli; e spesso solo a cui si fanno, come a
molti ne fè Giuda. Anzi scrive Cornelio Tacito che certi stroppiati,
avvisati da non so che nume, andaro a Vespasiano mentre veniva
a Roma a tôr l’imperio, pregandolo che li sanasse, e quel buon
imperadore disse che non aveva tal virtù; ma, fatta l’imprecazione
secondo chiedevano, li sanò. E la vergine Vestale, per mostrar
segno della sua pudicizia, portò l’acqua nel crivello.
Può in molti casi il demonio essersi interposto, e può essere
che Dio abbia fatto vero miracolo per la salute di quelli che pia
credenza in lui avevano, o in cosa che semplicemente credevano
esser Dio vivo.
Io parlo qui della magia che l’uomo può acquistare, non delle
cose stravaganti che Dio può operare, e dico che si ricerca fede
e purità di cuore, e non fede istorica, ma interna che ti faccia unanime
con Dio, e volere e disvolere a suo modo, più che gli amanti