Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 350
destruttione. Anzi quando fuligini o putredini vi si generano
dentro al corpo, lo spirito fa il polso più grande et più
frequente per poter scacciare l’humor molesto o altro
nemico, come nelle febri avviene. Similmente la respiratione,
perch'è necessaria ad accendere il fuoco del cuore
per generar spiriti, mai non manca; ma perché non è tanto
necessario il suo uso quanto quel del polso, può l’animale
a suo arbitrio star un poco a non respirare, sì come pensando
a qualche cosa troppo desiderabile o troppo
horribile; ma poi volendo rifar l’uso perduto, tira in un
tempo molto aere et molto ne rimanda fuori, tutto in tutto,
il che si dice sospiro. Quando nel cuore ci è caldo grande
et spirito assai, si fa respiratione grande lunga e tarda,
come usiamo in soffiare per accendere il fuoco, et quando
è grande. Ma quando il calor debole è sfiatato, come l’estate
et doppo le fatighe e corso impetuoso, si fa la respiratione
picciola breve et spessa, per non morzare con la grande il
poco caldo et per ristorarlo subito con la spessezza dello eccitamento,
come usiamo a soffiare il fuoco picciolo per accenderlo
artificiosamente. Ma il moto delli nervi e di tutta