Tommaso Campanella, Politici e cortigiani, p. 171

Precedente Successiva

Che gl’omini perversi che Dio esalta a certe dignità pur eseguiscono quel
che Dio vole, né loro è soverchia la chiamata al bene, né fallace,
perché non sono predestinati al male, ma antevisti a certe
maniere del male, non al male ordinati
Cap. XI
Domine Dio, quando esalta un perverso a grado e signoria, conseguisce per
mezzo di quello anche quello che ci vole, dunque non contra sua volontà, né
fuor del suo sapere né del suo potere il suo nemico ascende, come s’è visto in
Nabucdonosor, che Dio chiama suo servo a questo officio di punire Gerosolima
e Tiro ed Egitto e altri popoli, e così diremo di Macone, di Nerone, di
Falaride e d’altri. Anzi nel papato sua vicaria è lo stesso, come si vede nel
Testamento Vecchio in Menelao e Iasone, e Caifa nel Novo. Si dice dagl’
eretici gran male di Bonifazio VIII, e con tutto ciò ha fatto gran bene:
riformò l’anno santo, fece il sesto Decretale, quella divina Bolla Unam sanctam,
la quale se fosse osservata cristianamente toglieria le scisme e guerre tra Cristiani.
Similmente Alessandro VI, di cui si tratta come d’ateista, come nel
Guicciardino, Sannazzaro e Macchiavello e altri, fe’ assai cose buone per il S.
Offizio, e per ismorbar la setta di streghe, e quella sentenza della divisione
d’America tra il re di Portugallo e di Castiglia è di gran senno e gloria alla
giurisdizione ecclesiastica, e sbassò, benché con mala intenzione, li signorotti
del suo stato, che movean ogni poco guerra alla Chiesa. Lascio star tanti
altri esempi de patriarchi e vescovi pessimi, che fecero cose utili a S. Chiesa, e
molte cose buone che noi non conoscemo, né quanto serve in bene il mal che
essi fanno sapemo discernere: però quando S. Brigida dimandò da Cristo Dio
nostro che li concedesse l’indulgenze per la sua chiesa di Vuastena, dubitando
che il papa non li volesse dare, o che non valessero da persona ingiusta, rispose:
«Etiam si Lucifer sederet in sede Petri, adhuc negotia Ecclesiae per eius
manus tractare oporteret». Questa risposta a confusione di Giovanni Vicleffo,

Precedente Successiva