Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 117
Dunque tutti gl’huomini del mondo, quando fan resolutione
di vivere secondo la ragion divina, benché non sappino
che questa ragione si sia incarnata, s’intendeno battizarsi in
voto non esplicito, come fan quelli che sanno Christo incarnato,
ma implicito in natura buona. E quel pentimento di
vecchia vita e proposta di nuova è una lavanda di peccati interiore:
e quest’è il battesmo, e si fa con l’acqua esteriore
nel corpo in simbolo di quel che si fa nell’anima con l’acqua
spiritale. Però non è ben condannar tutte le genti non battizate
in acqua, si non quelle alle quali fu annuntiato il battesmo
(e questo non basta), ma bisogna che sia a lor persuaso anche
con ragioni, o con miracoli sofficienti, perché nullo è obligato
a quella legge che non li fu promulgata, e se li fu promulgata,
non mostrò il promulgatore la patente e ’l sigillo del suo
signore, dunque quello si sta sicuro in iure naturae /la quale
solo l’obliga a sottoponersi a Dio con l’affetti et effetti.
Delli fanciulli non battizzati di tutte nationi, son sicuro
per revelationi di santa Brigida et autorità di san Bernardo
che non sono dannati, e se non sono beati, stanno in luoco di
delitie naturali e non soprannaturali, come quelli che preser il
sacramento, ma quanto alla presente disputa puoco importa,
e santo Augustino è rigido invero, ma incerto, in tal secreto.\
Hor si vede che è pur naturale maniera il battesmo per
rinascere sopranaturalmente alla scola di Christo. E poi quando
si va a combattere, il confirmarsi è pur naturale con qualche