Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 211
cade la pioggia grossa su la polvere calda. Questa scienza pochissimi
la sanno, perché ci vol molta e lunga esperienza e tranquillità,
e molti l’imparano dal diavolo, il che non è dubio,
perché a me ancora volea insegnar questa et altre arti sotto
figura di angelo, e poi lo scoversi, e si sciolse la prattica.
Però credo che molti simili huomini fan miracoli naturali che
paion sopranatura. Ma li magi di Faraone confessaro al fine
che Mosè era aiutato da Dio: «Digitus Dei est hic», vedendo
che non si servia della magia, e che facea cose alle quali non
arrivava la magia. È vero che Mosè, come dice l’Ecclesiastico e
Filone e Gioseppe, «fuit instructus in omni sapientia Aegyptiorum»,
e fisico e medico, matematico et astrologo si mostra
nella sua legge. Ma perché caminava con la pietà, hebbe da
Dio poi la maggia sopranaturale. Egli fu figlio adottivo de la
Reina, fu capitan generale, e combattio contra gl’Arabi et Ethiopi,
e fatta pace prese per moglie una figlia del re di Ethiopia, e
fu tale appresso Faraone, come Scanderbego appresso a Murat,
Re di Turchi. Conoscendo poi il suo sangue, cominciò a
dolersi delli guai di suoi hebrei, vendicò uno oltragiato, occidendo
l’Egittio oltragiatore, e fuggio dalla corte, andò in Madian,
e fu socero del prencipe, che era anche sommo sacerdote,
e trattenendosi seco, fu mandato da Dio apparsoli nel monte,
e li donò li miracoli per contrasegno a liberar il popolo, e fè
quelle gran prove che si leggono nelle scritture etc.
Qui puoi veder la malignità di Tacito e di Trogo, che
parlano come opinanti falsi, non come testimonii, poiché dicono