Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 219
Et il medesimo argumento valeria mò, perché in questo
tempo non si lasciò vedere ogni giorno, e la ragione a noi nota
è per dar luoco alla fede pia, e molte cause son che ignoramo.
Mosè et Aron non furo occultati per esser tenuti che andasser
al cielo, poiché essi nulla mentione han fatto dell’andar in
cielo, né promessa tale al populo donaro: ma ciò han fatto per
buona causa, che non fussero adorati in terra come dei, secondo
usavano li gentili che adoravan li morti, e questa fu providenza
contraria dell’opinanti usata pur da santo Antonio,
che sotto obbedienza comandò a quelli che l’haveano a
sepellire che non revelassero il suo corpo per fuggir l’honor di
santo in terra, e di molti altri. Quel che han finto li gentili per
tali falsitati non ha parte con questa pietà. /E che di Christo
non ci è questa paura nell’esser adorato sendo veramente Dio,
né fu ocultato altrimenti il suo corpo, ma resuscitò veramente
etc. per tante prove, ut supra, e pur fu guardato con tanta
diligenza etc., et anco predisse la sua resurettione etc.
E che li apostoli, testimoni di questa historia, non ponno
esser riprobati, né potero essere ingannati né ingannare, e che
le profezie loro non consistono in astrologia e natural dottrina,
e che pur Tholomeo conosce profeti divini senza scienza
astrologica profetar altamente.
E che le stelle dispongono a questo, e Dio fa il tutto. Si son
visti li miracoli e martirii veri e falsi, e come in ogni cosa ci
è il vero e fittitio.
Che Dio li permette per meglio, del che parte sapemo e
parte assai più ignoramo la ragione.