Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 221
come fuoco, questi la smorzano con l’acqua della
mollezza epicurea. San Pietro e san Paolo questo pure han
profetato: «Erunt in novissimis diebus homines seipsos amantes
etc., speciem quandam habentes pietatis, virtutem vero
abnegantes» etc., et «Erunt magistri mendaces de vobis in
avaritia» etc. San Giuda e san Iacomo e tutti lo predissero.
Ma Christo lo promette come suprema persecutione e prova
che la sua legge è vera. Egli pur disse: «Refrigescet charitas,
abundabit iniquitas etc., putas quod inveniet fidem in terra»,
e questi son signali del suo ritorno. Dunque io l’aspetto
vicino, perché già passaro li segni tutti, secondo notò s. Gregorio,
e s. Ambrosio in quelle parole: «Exurget gens contra
gentem», e le guerre, terremoti, carestie, falsi profeti, heretici,
antichristiani; restava solo a veder segni «in sole et luna et
stellis», li quali io annuntio al Mondo presenti, che san Gregorio
vidde prossimi dalla mutanza dell’aria dottamente. Ma
chi sta nelle tenebre non vol vederli, perché «dies Domini
sicut fur in nocte veniet», alli miscredenti, disse Christo, e
Pietro, e Paolo, ma «nos non sumus filii noctis neque tenebrarum».
Io però sto vigilando, e li vedo; ma li falsi astrologi, e
peripatetici, e politici apportan mille petitioni di principii,
e non cause per cause, per ingannar la plebe, et oscurar
l’evangelio: «Olim praescripti in hoc iuditium». Il precursor
magno dell’antichristo, predetto da san Vincenzo che
dovea da Germania comparire, già si è visto Luthero nel