Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 23
fiorio il dardo, come ad Aron la verga, et la potenza e miracoli
e martirio di macomettani fanno grande argomento contra.
Se noi diciamo che son bugie, essi de le nostre lo stesso, e li
gentili negaro quelli di Mosè, et attribuiro ad astutia et al
caso, come si lege in Tacito, in Iustino et altrove. Di più ci
son argumenti particulari contra la christiana.
Primo, Christo promise che venirà cito, presto presto al
giuditio, et ancora non compare dopo 1600 anni.
2. /La credenza del sacramento de l’altare pare impossibile,
che ei sia in tante hostie insieme corporalmente e si faccia
mangiare.
Che la matre sia vergine in partu par troppo duro, non così
inanti e dopo.
Che Dio sia trino et uno.
Che si avvilisca a farsi huomo per salvare, e pur più si dannano
che si salvano.\
3. E pare inconveniente che sendo il Mondo grande quanto
un corpo humano (a comparation ragionando), e ’l christianesmo
quanto un dito, che Dio voglia salvar solo un dito
de l’opere sue, e ’l resto perdere, anzi minima parte di questo
dito si salva, sendo tanto pochi li christiani boni.
4. E come lascia tra li suoi effetti magior possanza al demonio?
Non può, o non sa, o non vuole? Dunque sarà imbelle, o
inerte, o pigro e crudele? o bisogna pensar, che ogni religion è
da lui, et è buona agl’occhi suoi; o che Dio non tenga cura di
noi; o che non vi sia Dio e le cose vadino a caso; /o pensar che