Tommaso Campanella, Informatione sopra la lettura, p. 286

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donò l’ingannato Re a lui e a Xarava, e sempre lo fe’ maltrattar
dalli ministri delli Castelli.
3. Li altri processanti furo Carlo Spinello, che, mandato dal conte
vecchio di Lemos, a cui scrisse Xarava la ribellione, corse la provincia
armata manu e carcerò quanti Xarava nominò e li suoi aderenti;
e si compostaro assai gente in denari, dicendosi che dovean
morire iure belli,e ognuno volea perder piú presto la robba
che la vita: però davano quanto teneano; e io so che Giovan
Francesco Branca di Castrovillari pagò docati mille, Giovan Francesco
Suppa di Santa Caterina col figlio docati mille, Cicco Vono
col nepote di Stigliano duemila e cinquecento libre di seta, Giulio
Soldaneri, pigliato nel convento di Suriano per opera di fra Cornelio
e del Polistena, indultato perché dicesse eresie e ribellione,
docati tremila e la propria anima, come esso stesso solea dire, come
appar in processo del Sant’Officio, Giovan Tommaso di Franza
tallaroni duecento; li Moretti Marc’Antonio e Iacopo fratelli
furo compostati sette mila docati in Ieraci, e perché poi non li
volsero pagare, furo condotti in Napoli con gli altri chi non si volsero
ritrattare; ci son altri piú compostati, oltre le terre e casali per
dove passavano come salvatori della provincia, qual hanno ruinata
e disertata con le scorrerie che faceano. Del che fu ministro Giovan
Gerolimo Morani, fratello del Barone di Gagliato accasato
con la sorella consobrina carnale di don Giovanni Sances, figlio

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