Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 150
mia sorella Emilia di dodici anni oppressa dal demonio quando
il Sole, suo ascendente, ch’era in Acquario, andò all’opposito de
Saturno in Leone, e fu insieme offeso Mercurio da Marte; e da poi
che risanò con aver mostrato segni stupendi, prese marito e visse
con gran santità sino a trentacinque anni, e due anni innanzi, favorita
da Dio e con benigni aspetti di stelle, cadde smorta per il
transito di Saturno, e vide visioni divine, e narrò cose stupende
dell’altro secolo, e divenne sapientissima di teologia, senza imparare;
profetava con certezza di ogni evento, fatta orazione a Dio,
onde conobbi che la disposizione naturale era molto utile a levarsi
alle visioni divine.
CAPITOLO 12
Tutte l’acque e liquori sentire, e la simpatia e nemicizia loro
L’acque ancora e tutti liquori esser sensitivi è necessario, mentre
dal calor sensitivo son generate e informate, il che dimostra la generazione
loro fatta in luoghi caldi e a tempi caldi di caldo vapore,
che altro non patisce, per farsi acqua, se non condensazione,
come ne’ lambicchi e ne’ coperchi delle pignatte e nelle volte de i
bagni si vede, che senza freddo, proibiti di passar oltre, si densano
in acqua, e il sapor loro salso o dolce o insipido, simile al nostro
calore (che perciò sapor non mostra, ché il simile dal simile
non pate, e il bianco dell’ovo crudo però insipido appare) sono testimoni
del suo calor nativo, benché dal freddo strano sempre siano
occupati, sì che non ponno manifestarlo a noi più caldi di loro,
onde il vino e olio, caldissimi, freddi appaiono. Ma il moto di
cui godono, e se mosse non sono si putrefanno, dimostra non solo
che sian calde, perché il calor di moto se serba, ma ancora insieme
senzienti.
Tutti i fiumi corrono al mare come al loro simile e principio in
cui si conservano, et esso mare sempre si muove in giro da levante
a ponente (che però le navi più presto van da Siviglia al Perù,
che riedano), e gode del moto e della sua diffusione come l’aria,