Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 16
loro le virtù di conservarsi e mutarsi a tempo, e quella virtù dura
come natura, finché si mutarà l’universo tutto al suo gran fine. E
la natura è partecipanza dell’eterna legge, come la luce ch’è dentro
la casa è partecipazione di quella del sole, dice sant’Agostino.
Similmente attribuir a gli angeli l’operazioni delle forme naturali
è errore, e credo che Agostino intenda solo delle sopranaturali
et estraordinarie. Ma per ordinario il mare dal sole e dalla luna
è gonfiato, e li venti si movono per cercar luogo spazioso atto
alla sottilezza loro, a cui è morte lo stare angusto. E l’acque non
senza senso farsi li seguenti libri mostraranno; e gli animali essere
dalla natura formati è necessario; e ogni cosa dalla sua forma, secondo
Dio ha ordinato. Però dire che la pietra viene a terra menata
dall’angelo e non da sé, e il fuoco fuggir il nemico perché l’angelo
lo mena, è cosa fittizia, indegna del Creatore, come se non
avesse dato tutto il necessario vigore ad ogni cosa, et è un avvilire
gli angeli che siano deputati a far gli atti naturali di tutte le cose
vili, e servano a loro come forme, e che gli uomini e animali abbiano
forme più vili che la paglia e il luto, a cui per forma serve
l’angelo.
Di più, l’angelo non è, come Dio, intrinseco alle cose, che senza
violenza ogni natura move, poiché da lui, per lui e in lui sono,
ma è estrinseco. Dunque ogni moto saria violento; e se dirai che
obedisce a lui il fuoco e la terra, bisogna dire che sentano il suo
comandamento, poiché non li mena con corporei instrumenti; né
le cose han virtù obedienziale se non a Dio, et egli solo fa i miracoli,
che solo le creò. E se sentono, dunque non han bisogno de
gli angeli per moverli all’opere naturali, ma solo saranno gli angeli
guardiani di ciascuna specie e de’ nostri individui, come san Geronimo
dice, et io ho sperimentato quel che mai non intendevo.
Conchiudiamo, dunque, che ogni cosa ha tanto senso quanto
basta alla sua conservazione, e però chi più e chi meno; se non mi
vincono gli altri opinanti.