Tommaso Campanella, Del senso delle cose, p. 203
Da poi serve ad indurre passioni in due persone d’amore, d’odio,
di fiducia, di fastidio, pigliando gli animali amici o nemici, e dividendo
a loro; onde si lauda, per l’amor lascivo, dar da magnare
alla donna il colombo maschio e all’uomo la femina colomba, moglie
di quel colombo, e usando questo spesse fiate si riconciliano in
amore, e così farai delli passeri e delli altri animali amorosi. Per indurre
amor pio, dare il pellicano o la cicogna, la madre all’uno e all’altro
il figlio; e per odio, all’uno il cane, all’altro la gatta, e tutte cose
che si odiano tra loro. Per indurre ira, animali iracondi.
Ma assai meglio mi pare che, quando gli animali stanno in
amore la primavera, allora sia meglio darli in cibo nel sopradetto
modo, e quando fanno guerra, subito donando il cuore dell’uno e
dell’altro a due persone, inducono odio e rissa. Quando combattono
le quaglie in duello, come s’usa, sono a proposito.
Il medesimo diremo dell’erbe e minerali, perché non solo scaldano
e lubricano, infrigidano e umettano, ma così inducono le
predette passioni, talché le vaporose e viscose fan sonno; le lente
e d’acuto sapore e nate nei monti fan vigilia; l’aromatiche, forze,
sollecitudine; le ardenti, lussuria; le acetose, castità; le negre e fecciose,
malinconia e mestizia; le bianche e acute, allegria; le bianche
e grossali, flemma; le succose e rosse, sangue, come il ceraso
e l’uva. E han la somiglianza con le parti nostre: le polpose con
la carne; le nervose, come cardi e castagne e ghiande, con i nervi;
le secche, come carrobbe e mirti, con l’ossa. E il Porta dalla figura
crede potersi argomentare che la zucca sia buona alla testa, le
cose gialle contro la collera, le rosse per lo sangue.
Sono in Nicastro certi cedri o limoni grandi che si fanno altri
proprio come il cuore dell’uomo, altri come la mano con le dita e
pianta, altri come il membro propriamente, altri come il cunno; e si
può stimare che giovino per simbolo a tali membra; né li crede chi
non li vede, come li vidi io.
Che li semi aiutino il nostro seme, a tutti è noto, e massime li
bianchi, simili a quello, e tali sono i pistacchi, i pignoli e l’uova.
E perché vi è tra le piante amicizia e nemicizia, con le medesime
regole si ponno applicare, e così il maschio e femina. Stimaremo