Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 86

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tribunali in terra: Faciet iudicium, et iustitiam in terra. O bisognaria
dire, con li chiliasti dannati da sant’Agostino, che mill’anni
starà regnando Christo in terra, in spirituale e temporale, prima che
faccia il Giuditio Universale; o vero, con l’Alcorano del mendace
Macometto, che il Giuditio Universale durarà cinquanta milia anni
in terra per essaminarsi tutti li processi e cause di tutti gli huomini;
queste sono falsità. Dunque ben dicono li rabini del dominio di
Christo in temporale, ma s’ingannano in questo, che non intesero
dopo la morte, che havea da regnare ne’ suoi vicarii con tutte potestati,
e che questo è il regno del Messia e così chiaro lo disse Esaia, c.
53, Si tradiderit pro peccato animam suam, videbit semen longevum:
questa è la successione lunga de’ pontefici, et ecclesiastici; e poi
segue, et voluntas domini in manu eius dirigetur pro eo quod laboravit
anima eius, videbit, et saturabitur in scientia sua, iustificabit ipse iustos
multos, et iniquitates ipsorum ipse portabit, ideo dispertiam ei plurimos,
et fortium dividet spolia pro eo, quod tradidit animam suam in
mortem, et cum iniquis deputatus est, et ipse peccata multorum tulit, et
pro transgressoribus rogavit
. Ecco dunque la successione del regno
dividere le spoglie dei forti, havere la signoria degli huomeni per via
di sapienza aquistata, e non d’arme convenire a Christo per la morte
che pigliò, in cui riscosse il mondo dal peccato, e dal demonio, et ci
aggregò nel regno di santa Chiesa. Però fu detto, Haec oportuit pati
Christum, et ita intrare in gloriam suam
. Et doppo morte disse: Data
est mihi omnis potestas in caelo, et in terra, et sicut misit me pater, ita
ego mitto vos
. Haveva detto, cioè che voi aquistiate il mondo con le
passioni, come io, e poi essercitarete ogni potestà che io vi ho meritato,
però che resuscitarete vittoriosi, et haverete de facto quel che vi
tocca per vincere il mondo, cioè tutte le signorie, di dominarle,
come avvenne a tempo di Costantino, quando cessaron le persecuttioni,
e la Chiesa sentì la prima resurrettione, e fu dichiarata, e conosciuta
per maestra e signora del mondo. Dunque quel che fa la
Chiesa, è facimento del Messia, e chi la perseguita, perseguita il
Messia, e chi l’obedisce, al Messia obedisce: Saule quid me
persequeris
, cioè nelle membra mie. Et pure Esaia disse: Non erit tristis,

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