Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 202

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Cristiani, ci sono poi altri uomini buoni, ma atti ad ogni contrario,
come Alcibiade e Coriolano gentili, che alla patria giovaro e nocquero
secondo il comodo, e Sergio e Lutero tra Cristiani, che prima predicaro,
e poi spredicaro.E però si devono tutti gli uomini dotti accarezzare,
poiché non sai l’ingegno loro, e con molti modi provedere di
sapere chi è savio nel tuo stato, e servirti di loro, e remunerarli prima
che il Papa, ed animarli contro gli infedeli, perché l’Inghilterra un
monaco solo la converse, e a tempo di Carlo Magno, amicissimo di
<questa> gente religiosa e possente di lingua, acquistò egli Gotia,
Norvegia e Dania, e parte di Germania con la lingua de religiosi da sé
remunerati, e il Mondo nuovo più i religiosi che i soldati acquistaro, e
così si può fare della China e d’Etiopia e di Persia.
E però scienze nuove si devono instituire, e le sette di fisici rinovare,
e le matematiche <scienze coltivare> e le <lingue, massime>
la lingua arabica, già che li Ebrei e Greci non hanno imperio, per
vincere i Turchi, e fare le congregazioni di cose di stato ogni anno
per occupare i religiosi e i dotti laici, e altri politici in questi esercizi,
acciò servano a te, e non ti siano di danno, sfogando la loro
ambizione in tuo favore, e non contra. E procurare di averne assai e
buoni, che se tu l’averai tristi, come nutriva Jezabelle profeti assai,
un solo Elia buono ti rovinerà, e Antioco fece le scuole greche in
Jerusalem per abbassar la dottrina mosaica buona, e non li riuscì,

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