Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 94

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X
Delle scienze per fare
il Monarca e Monarchia ammirabile,
il che importa
più che ogn’altra industria

Ogni uomo grande che ha instituito monarchie nuove ha mutato
le scienze, e spesso la religione, per farsi ammirabile appresso ai
popoli, onde a lui concorressero. Quindi li Assiri sotto Nino mutaro
la religione di Noè e fecero quella di Giove Belo, e si diedero all’astrologia,
e con tal fama s’illustraro che tutto l’Oriente dominaro. I
Persiani sotto Ciro fecero il medesimo, facendosi Ciro commissario
di Dio, e la magia naturale adoprando novamente con varii riti novi
e mirabili. I Macedoni sotto Alessandro Magno si fecero Alessandro
figlio del Dio Ammone, e guastaro le dottrine vecchie, e cominciaro
quella di Aristotele, che a tutti contradicea. Del che si rallegrò
Filippo suo padre, vedendo che tal novità di dottrina era fondamento
di nuovo imperio nel suo figlio. Lascio stare Giove, Mercurio,
Osiri e altri antichissimi quanto fecero con questo. Ma Macometto,
aspirando a monarchia, fece nova dottrina in religione,
secondo il gusto e ammirazione de popoli, e Cesare, con pontificato
e astrologia, poco a Romani cognita, e con mutar l’anni romani,
diede principio alla sua grandezza. Dunque Spagna deve fare il
simile, avendone grande occasione. E perché non può fare religion
nuova, come sopra dissi, deve illustrare

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