Tommaso Campanella, Politici e cortigiani, p. 144
et senes non levabunt caput, donec etc.», fu provisto contra l’amarezza
amara nella Politica ed Ethica e nel libro della Monarchia de Cristiani, e contra
l’amarezza più amara nel Reminiscentur e nella riforma delle scienze, contra
l’amarissima nell’Antimachiavellismo e nella Monarchia del Messia e nel Governo
ecclesiastico, non per interessi, né per parer dotto, come fan i trascrittori, non
scrittori, di questo secolo, e contra tutti nella Theologia.
3. Ora di questi terzii daremo conto per sveller da cose loro la radice del
male e da boni pastori l’apparenza falsa del lor bene, perché «verbis profitentur
se nosse Deum, factis autem negant», e se pur credessero, «impossibile
est, impossibile esse eos in fide non vacillare», dice tre fiate S. Crisostomo di
loro, e lo ridisse S. Paolo: «Erunt in novissimis homines se ipsos amantes etc.,
speciem quidem habentes pietatis, virtutem vero abnegantes».
4. Però invito tutti miscredenti e scettici a venir a chiarirsi di tutti questi
dubii che hanno in testa, pregandoli che mirino alla loro salute e non aspettino
il dì della morte, perché invero io gli accerto con vere prove, non di sofisti
né di credule vecchiarelle, né con imaginati errori grati all’errante animo, che
l’uomo ha anima immortale, e la religion non è invenzione d’astuzia umana,
e che ci è altra vita per noi fuor di questo vaso fictile, dove entro un pugno di
cervello sta con mirabil maniera ligata con vincolo vitale dal Senno eterno
un’anima, che col desiderio e intendimento esce fuor del mondo, e capisce
mille mondi, per argomento che questo mondo è vita ristretta, non è per sempre
sua, ma altra immensa li si conviene, ed è una gran bestia chi si ferma
nella miscredenza, e sa che ha da morire, e non vuol con tutte le forze sue
cercar se a lui appartiene questa promessa <di> vita immortale col ritorno al
suo principio immortale, fatta al genere umano da tutti legislatori, e provata
da filosofi gl’ottimi del mondo, sol negata da ignoranti sofisti, amanti del vano
essere e sapere assai curto, e con tanto sangue e dottrina assicurata da gente
buona e pura, a cui ogni lettera di questo annunzio costa un fiume di sangue
e un mondo de miracoli, e non da scelerati oppressi come fanciulli da passioni
a non veder il vero, e come vermi nati intra il formaggio o intra al nostro
ventre, né sa né pensa quel che ci è di fuori, né attorno a sé di uomo animato,