Tommaso Campanella, La Città del Sole, p. 57
E ’l poeta di questo secolo incominciò dalle donne dicendo:
Le donne, i cavalier, l’armi e l’amori.
E tutti son maledici li poeti d’ogge per Marte, e per Venere e
per la Luna parlano di bardascismo e puttanesmo. E gli
uomini si effeminano e si chiamano «Vossignoria»; e in Africa,
dove regna Cancro, oltre l’Amazzoni, ci sono in Fez e Marocco
li bordelli degli effeminati publici, e mille sporchezze.
Non però restò, per esser tropico segno Cancro ed esaltazion
di Giove e apogio del Sole e di Marte trigono, sì
come per la Luna, Marte e per Venere ha fatto la nova invenzion
del mondo e la stupenda maniera di girar tutta la terra
e l’imperio donnesco, e per Mercurio e Marte e Giove le
stampe e archibugi, di non far anche de leggi gran mutamento.
Ché nel Mondo Novo e in tutte le marine d’Africa e Asia
australi è entrato il cristianesmo per Giove e Sole, e in Africa
la legge del Seriffo per la Luna e Marte; in Persia quella