Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani, p. 158

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che se avesse avuto altri avvisi, non si sarebbe
astenuto di dirgli. Egli scrive che non fu
il peggio pontefice di Bonifazio Ottavo, e pur lo
conosce per Vicario di Cristo in altro luogo, lamentandosi
della sua cattura per Sciarra Colonna
da Filippo re di Francia mandato a farla, così:

Veggo in Anagni entrar il fior di liso
E nel Vicario Suo Cristo esser catto,
Veggiolo un’altra volta esser deriso.

E pure Bonifazio Ottavo ha fatto molti beni, come
i Decretali, il Giubileo e altre cose che l’istoria
narra. Però se errano qualche volta si deve pensare
che anche loro sono uomini, e che hanno
libertà di resistere allo Spirito Santo quando obediscono
alla carne e al sangue. Ma quanto alla
verità del Vicario, non deroga molte volte il capo
per consentire a i membri, mal discerne e mal
governa? così avviene al pontefice per acconsentire
a’ tristi prencipi che lo sollecitano, e a’ parenti,
San Pietro fu ancora da Cristo chiamato Satana
e ripreso che parlava secondo la carne e il sangue,
e perchè ore innanzi li fu detto: Beato sei Simone
perchè hai parlato secondo l’istinto del Padre Celeste
non della carne e del sangue e però ti faccio
pontefice, e poscia peccò negando Cristo, e finalmente
avendo copiosamente lo Spirito Santo fu
da San Paolo a regione ripreso in Antiochia, nè
però mai cessò d’esser pontefice. Così noi non
dobbiamo togliere la maggioranza al papa che [di]
San Pietro è successore e a lui da Cristo fu derivata,
e perdere sì gran tesoro del primato e unità
della repubblica, perchè egli errasse in qualche
cosa purchè non sia nella sostanza della fede;
imperò che questi esempii di San Pietro furno
lasciati per nostro ammaestramento in ciò come
l’altre scritture per l’altre cose, affinchè veggendo
noi il sole della santa chiesa ecclissarsi, conoscessimo
che sono nuvole momentanee innanzi a
lui che non l’ammorzano, ma a tempo lo offuscano

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