Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani, p. 188

Precedente Successiva

sacra scrittura in volgare, e in alcune Diocesi la
comunione alle volte in tutte e due le specie permesse;
ma l’importanza è che sono ostinati per
la pentola e vogliono vivere alla larga, non osservar
straccio della legge cristiana, nè dell’evangelio
sotto questi pretesti di false dottrine.
Ger. Evvi altro che dire?

Giac. C’è pur troppo… dell’importanza della
penitenza nella repubblica e de gli altri sacramenti,
e quanto importi che il matrimonio sia
tenuto per un sacramento per inanimir gli uomini
alla generazione ch’è la più necessaria cosa
della politica, e per usarlo bene e questo Cristo
e San Paolo l’han confermato, le quali cose vorrebbono
longhi discorsi; bastavi adesso quel che
Platone dice e l’autorità della Chiesa e de’ Sacri
concilii, giacchè sopra ben s’è mostrato l’importanza
e utilità di tale autorità politicamente, e
in ciò e nell’altre materie principali più che
non conviene a’ filosofi naturali. Nella sacra scrittura
siamo entrati e non abbiam pure saputo addurre
tutta l’autorità a’ religiosi favorevoli, nè
tempo ci era di questo fare. Stiamoci nell’antica
Chiesa nostra 8 e in quella credenza con la quale
i nostri Padri han tirato a sè il mondo con i stupendi
miracoli, come diceva Socrate quando era
persuaso a fuggir d’Atene per schifar la morte
che li soprastava per quei che l’avevano accusato
d’eresia, perchè non conviere ad amanti della Religione
com’il nostro nome significa, schivar le
pene, dove abbiamo errato e se non errano neanche
sendo sicuri dover esser rifatti nell’altro secolo
nel Tribunale dell’ultimo appello nè dovemo
evitar con la figura vile, come fanno gli plebei,
le pene ingiuste; è meglio patir ingiuria da’ nostri
magistrati che si credono far bene avendo
testimonii e legge contra noi che fora loro ingiuria
dichiarandoli con la nostra fuga ingiustizia,
perchè il patire ingiustizia o pena ingiusta si può
far senza malignità del paziente, ma il farla ad

8 Nell’esemplare su cui si basa la trascrizione ci era di questo fare, stiamoci nell’antica Chiesa nostraè corretto in ci era di questo fare. Stiamoci nell’antica Chiesa nostra (vedi scheda all’edizione digitale).

Precedente Successiva