Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 193

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fanno le pietre, i carboni etc., le quali affrettano questa
cascata come inimica all’inertia della materia
fatta per esser mossa et non per movere.
[AVVERTIMENTI.]
a. La medesima cosa è materia e corpo sostantiale, essendo il
corpo per natura passivo et non attivo; et se così non fusse, della
materia incorporea delle forme incorporee agenti si farebbe corpo,
cosa impossibile. Et io parlo della materia che si trova nell’essere
di cui le cose si compongono, et non di quella imaginaria che non è
quid né quale né quanto, posta da Aristotile, della quale si
burla S. Basilio, et Averroe confessa che non si trova fuor della
mente.
b. Quando si trasustantia questo corpo nel Sacramento ci
resta la quantità, ch'è 'l suo estremo, per miracolo, e 'l
peso et la misura suoi sequaci. Onde non mi ponno contradire gli
emuli, come hanno fatto, senza dir male di santi et altri Cattholici,
che fanno la materia, come io, corpo. Così se il calor natio del
pane si trasustantia secondo me, o Lattantio Firmino et altri

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