Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 200
come la veste a noi. La contrarietà sta con le forme agenti necessariamente,
perché da esse viene agli accidenti e non da loro a
esse. Ma la sostanza - come il corpo et il luogho - non può
haver contrario; il medesimo dico della intensione e remissione, e del
più et meno ricevere.
h. Il caldo et il freddo sono agenti principali et no stromenti
d'altre forme, ma ben del Architetto del Mondo. Lo stromento
non age, se non è mosso dal principale. Ma il calor fa fuoco ne specchi
et ne tuoni, et altrove fa piante et animali senza che lo muova
forma di fuoco o d'altro quivi assistente a far questo, ma da sé
operando, come scrissi nella Metafisica].
[DISCORSO QUINTO]
Dell’origine delle stelle.
Perché poi veggendo il caldo che la virtù unita del
freddo li facea contrasto, s'unì anchor egli nelle parti
supreme, dove il nemico non poteva sturbargli l’unione, et
quivi unito più copiosamente riflesse la sua faccia, cioè
la luce: e tante unioni apparendo si chiamaro stelle. Non
poteo ciò fare il caldo nel basso cielo, perché
quantunque dalla terra in suso tutto sia un aere et un cielo,
pur nel basso era impedito dall’ombra et dal freddo, massime