Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 243

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[AVERTIMENTI.
a. Il freddo fu creato per mantener la terra che non divenga
fuoco e cielo, e restasse uno elemento solo tutto il mondo senza
generarsi nulla; e per disgradare il caldo, onde nascano cose diverse
per bellezza della statua; e non per entrare in composizione.
b. Due contrarij non si possono accordare, perché non sarebbe
<il caldo> caldo né il freddo freddo, e così come il calore intenso
è contrario al freddo intenso e il rimisso al rimisso, e tanto age
quello contra quello quanto questo contra questo. Dunque non
si può dare mistione di essi: e se si corrompano i contrarij fia
generazione, non mistione; se remangano, congregazione, non mistione.
Né un punto di materia potrà essere da quatro
forme informato: se le forme si corrompano, si corrompano anco le
virtù, e più tosto, perché dalle forme pendano. Dunque tutti i
modi de Peripatetici son falsi. E se le forme si debilitano, saranno
pur sempre contrarie e non accorderanno, come pensò Averroe.
Et si dimanda se saranno tutte in una parte di materia, e come,
sendo contrarie, et se in diverse parti. Dunque saranno quatro
cose il misto di quatro elementi loro e non uno consimilare, come
vuole Aristotele.
c. Il sole è fonte del fuoco. La percossa della pietra non genera
fuoco, ma eccita quello inestatoli dal sole, et aprendogli la mole
che lo stringe li dona forza a dimostrarsi et moltiplicarsi. Con una

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