Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 252

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quali constano i monti - grandissime ossa di questo animal
mondano estano, in alto con la lor sodozza drizzati secondo
che cresceranno et vegetaranno. Et perché, quando il sol
nacque - dicendolo Dio - nell’equinottiale, cominciò a volgersi
verso il Polo Antartico declinando, arrivò sin al Tropico
di Capricorno, d'onde tornò per dispositione in dietro
verso l’Artico et per timore che 'l freddo non
occupasse tutto il settentrione, avvenne che la terra fu
liquefatta assai nel meridiano; et per questo il Grande Oceano
cinge tutto il Mondo sotto il Tropico Meridiano di quella
parte dell’equinottiale, dove parimenti il sole scorse - non
senza ragione - per aiutar la parte del suo cielo manco potente,
sendo nel Polo Antartico stelle più picciole et in
manco copia che nell’Artico. Per la medesima causa il settentrione
ha più terra et più monti, che son fatti di licori
grossi da caldo debole restato nel primiero assalto generale.
E 'l mare settentrionale è più verso il Polo, dove
sono le stelle che aiutano il calore rimasto in terra a generarlo,
et il meridionale è più sotto il Tropico che verso il
Polo per le dette cause. Et forse da lui corsero l’acque alle
valli settentrionali per il Mar di Nort, aggiungendo allo
stretto ch' è tra la Scitia e la Terra Polare, e per lo

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