Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 281

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Levanti, Ponenti, Tramontani et Meridiani si dicono.
Et da i mezi paesi anchora pigliano il nome, dalla regione
onde par che vengano, sì che da Grecia Greci, da Libia
Libici. Et in ogni parte hanno diversi nomi: onde in Puglia
Schiavoni quelli che da Schiavonia vengono, et da Calabria
Calabresi. Ma spesso si fanno i venti nel nostro paese, et
noi poscia per d'onde li vediam venire li diamo il nome.
Sotto l’equinottiale spira vento perpetuo da levante a
ponente, et uniforme, et non per contrario, massime nel
mare, perché il sole porta il vapore et il bollore per quella
via sì dell’aria come del mare; ma fuora de Tropici
per ogni verso spirano i venti, secondo che trovano
la miniera di vapori che per ogni verso cerca spatio et
da i monti è ributtata in diverse bande. Da i quattro
cardini del Mondo et da i quattro punti opposti de i
Tropici si segnano otto venti, distinti in ogni regione con
diversi nomi, et in mezzo di loro se ne segnano altri che
si vanno dividendo per l’uso della navigatione. Ma sotto
i Poli tutti i venti sono quasi Meridionali, et sotto il
Tropico sono Polari, venendo dalla banda de i Poli.
Adducono i venti le qualità dei paesi per dove passano
a noi: onde gli Australi, che vengono d'Affrica e dal
mare, sono grossi et velenosi et acquedosi; et li Tramontani
sono sottili et sereni, perché gelano i vapori

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