Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 293
spruzzi dell’acqua, et attorno le lucerne ne i vapori corpolenti
con le medesime ragioni, et è segno dell’unione del
Cielo et della Terra et della tregua dell’Auttor della natura.
[DISCORSO DECIMOSETTIMO]
Del circolo latteo.
Quando si spiegava il cielo, commandante Dio, una
sua buona parte essalò in sù più in un luogo che in
un altro: onde prese consistenza dissuguale, perché unendosi
ha fatto una via lucida, - sendo la luce unito caldo -,
la qual s'appella circolo latteo, non dritto ma con certi
diverticoli et spessezze varie ordinato dal primo Senno
per far varietà in terra, et per mostrarci che 'l cielo (nonché
le stelle) si volta in giro, et per altre cause conosciute
da gli habitatori celesti. Per questo si vede da tutte le