Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 368
di spirito sentiente variamente in varie parti. Onde nel
ventricolo è il senso della fame et della sete, nel genitale
di venere, et in altre parti d'altro oggetto.
[AVVERTIMENTO.
a. Non si fa il senso perché la virtù sensiente riceve la forma
del sensibile, come Aristotele disse.]
[DISCORSO OTTAVO]
Del tatto.
Un sentimento vi è nello spirito, et è diffuso per tutto
il corpo per mezzo della sostanza nervosa et febrosa: e
tutto si chiama toccamento, perché non si fa senza che
'l sensibile tocchi la parte sentiente. Ma i peli et l’ossa,
perché non communicano per la secca sodezza loro allo spirito