Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 378

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spirito si contiene, si communicheranno a lui, et se lo conforteranno,
convertendosi in lui et augumentandolo, saprà
che son buoni gli enti ond'esce tale essalamento et cercheralli;
et se gravaranno et offenderanno lo spirito vincendolo
di copia di caldo et di grossezza di materia, fuggiralli come
cattivi.» Così fu fatto. Dunque l’odorato è un
gusto più spiritale, perché non s'introduce in lui come
nella lingua grossa la mole grossa del cibbo et dell’altre
cose, ma la più tenue; né questa fa spirito inchiuso in nervosa
grossezza come nella lingua, ma in cavità libero stante,
e si communica e 'l move. Sono sostanze sottili i vapori,
detti odori. Et però se la loro mole ond'escono è putrida,
facendosi la putrefattione per augumento del calor natio
che assottiglia le parti sode della materia propria et le fa
seco copiosamente svaporare, sono gravi grossi et molesti,
perché con il caldo copioso vincono il calor dello spirito
et con la mole grossa aggravano la mole tenue
dello spirito; ma se la materia ond'escono è vivida et a
noi simile, son buoni et piacevoli, perché si convertono in
nostro spirito et ci rinforzano. Se di assai calda materia
troppo sottili spiriti escono, dispiaceno, perché troppo nocieno

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