Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 418

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[DISCORSO DECIMOQUARTO]
Dell’unità del composto humano, et della diversità.
Poscia che lo spirito forma il corpo e distinguelo nelle
sue parti et si fa queste vie et stromenti di sentire, vede
Dio finito sì bel lavoro con molta eccellenza più che ne
i bruti, laonde di quello si compiace: però gl’infonde l’anima
immortale, la qual debba perfettionare tutto l’artificio et
le sue operationi. Et insiememente ella si fa forma di tutto
l’huomo, il quale innanzi alla sua infusione è
composto di spirito, d'humido et di solido. Sono le parti

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