Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 546
spirito si dilata a non voler considerare né ammirare una
cosa: «Come che va quella, né male né bene si può aspettare;
onde non è degna d'amore né di timore.» Il preggio
in contrario è unione a considerare chi può bene
et male fare; dunque è virtù conoscitrice, che resiede nello
spirito animale, come si conosce dal moto de i nervi
e delli occhi quando si essequisce, e dal desiderio di dominare
per esser pregiato. Onde combatte per l’honore, per
la libertà et per Dio fino alla morte: sì per non diventar
vile facendo opra vile servendo, il che gli è un morir nell’essere
generoso e viver nel esser pecorino; sì anchora
perché cambia pochi anni di vita corporale abbietta con
molti anni di vita honorevole nella mente delli posteri
o in Dio. Quella poi forza che s'oppone ad ogni periglio