Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 552

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suo pro', ma di essi membri. Ma per compaginarvi in uno
come il capo et le membra, abbracciative la Religione verso
me, la qual vi lega in un fascio et vi distingue
nelli offitij vostri, sì che ogn'uno agendo per a sé far bene
ne faccia ad altri etc. La Religione sia l’anima di tutto
questo corpo mistico, che mediante l’unità sua vi unisce;
spirito sia la legge, gli huomini siano corpo, gli agricoltori
siano mani, i savij gli occhi, gl’ignoranti ventre, gl’intestini
artefici, i providi fegato et cuore, cioè granari et
serbatori, i marinari siano piedi et li naviganti, gli ambasciadori
l’orecchie etc. Et guardatevi che l’agricola per
natura non diventi Re, né il Re servo, né il Religioso soldato,
né il soldato servo, ché il tutto sarà scompigliato,
perché il caso et non il senno governarà, il quale
non cura d'harmonia et è inesorabile. Vederete che io
non farò Nerone re, ma il vostro disastro, né Socrate servo,
ma voi a caso governati senza guardare il senno mio; né

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