Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 92
haveva pregato: Constitue Domine legislatorem super eos, ut sciant gentes
quoniam homines sunt. Questo patto sempiterno, et misericordie
fideli sono quelle, che dice nel salmo: Misericordias
Domini in aeternum cantabo, dove narra il patto di Dio con David
dicendo, che in eterno doveva regnare prencipe della sua stirpe: Et
thronus eius sicut dies caeli, neque prophanabo illi testamentum meum.
Doppo si lamenta, che non era il patto di Dio osservato, perché
si perdette lo scettro di David in Sedecia: Tu vero repulisti, et detulisti
Christum tuum, evertisti testamentum servi tui etc; Ubi sunt
misericordiae tuae antiquae, Domine, quibus iurasti David in veritate.
Et si lagna, che le genti reprobarunt commutationem Christi tui, quasi
che era spento il Christo davidico, e s’era onto Herode Ascalonita, et
altri non della sua stirpe. Dal che si vede che stando ferma la promessa,
come disse a Hieremia, che sarà come il patto tra il giorno e
la notte, si sia risuscitato il suo regno in Christo. E però dice nel 3°:
Non dominabuntur ei amplius alieni, sed servient Domino Deo suo, et
David regi suo, quem suscitavi eis. Poscia la parola dell’angelo alla
beata vergine mostra tutto il fatto manifesto: Dabit illi Dominus
sedem David patris sui, et regnabit in domo Iacob in aeternum, et regni
eius non erit finis. Ecco che questo medesimo David piglia quel
scettro et sedia paterna, qual fu solo temporale; hor se questa di
Christo fusse solo spirituale, la prophetia sarìa falsa, ma sendo pur
promesso a David il sacerdotio di Melchisedech regio nella resuscitatione
del suo regno, manifestamente concordano tutti li propheti e
l’angelo, dell’uno et l’altro regno; e dice in eterno. Chiaro è che in
cielo non è la sedia di David, né fu, ma solo in terra, dunque questo
sedere eterno in sedia di David è regnare mentre dura il mondo, con
ogni potestà; e però dice Hieremia: Faciet iudicium et iustitiam in
terra. Molti hebrei hanno scritto, che questa dell’angelo sia bugia,
perché mai Christo regnò nella sedia di David, né si può dare a loro
altra risposta, se non che la Chiesa è la casa di Iacob, et il pontificato
regio, et il dominio di David mistico re, et sacerdote, e temporale, et