Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 392

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che le Alpi pietre, però Dio li mandò per succession l’Inglesi e Olandesi
eretici in pena di tanto male, e questi saran catolici poi, come
diremo con S. Brigida e con altri spirituali.
Al terzo, dico che Ciro non solo è figura di Spagnoli dependenti
da Tubal, figlio quinto di Jafet, ma anche di Francesi derivati da
Gomer, figlio primo. E’ vero anche che Carlo Magno soggiogò i Longobardi,
Goti, Saraceni, Sassoni, Scandiani e altri principi difendendo
la fede, e ch’i Spagnoli anche adimpiscono la profezia più estensivamente,
né per questo non caderanno come Ciro sotto Tomiri per l’ingordigia
e crudeltà, e può avvenir loro con quello improperio: sanguinem
sitisti, sanguinem bibe
, come fu detto a Ciro, e aurum sitisti aurum
bibe
, come fu detto a Marco Crasso romano in Asia, e a tempi nostri
in America a un capitano spagnolo.
Al quarto, dico questo esser di Dio promessa fatta al regno di
Cristo, di cui li Spagnuoli son parte, ma perché declinano adesso al
regno dell’Anticristo, caderan con esso, secondo il vaticinio di Ezechiel
38: Pone faciem tuam contra Og, contra terram Magog et contra principem
capitis Mesech et Tubal
, etc., e solo una volta dice a Gomer che
aiutarà Og come i Libii, Persi et Etiopi, e in ciò sarà punito, come s’è
visto.
Al quinto, è vero che li Spagnoli si confanno con pazienza a tutti
climi, ma non alle nazioni. Anzi le

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