Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 414

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alquanto rintuzzati in Ispagna, e cacciati da Linguadoca e d’Italia e
Sicilia e Malta, dove regnaro molto tempo. E fu fondato da Carlo in
persona d’un signor francese il contato di Catalogna, e molti
viscontati. E perché sempre i Cristiani li andaro aiutando, e particolarmente
i Francesi, che di più vi fondaro il regno di Portogallia nel
1.100 così detto da loro, quando Enrico di Lorena, venturiero
campione, portando aiuto al re de Castiglia, meritò per moglie la
figlia del Re, e per dote la Contea di Lusitania detta Portogallo, e poi
il suo nepote per una gran vittoria contra Mahometani, ebbe titolo di
Re dal papa Alessandro III, e a poco a poco crescendo li Portoghesi
navigaro attorno l’Africa in oriente e occuparo molti regni per tutti
confini d’Africa, d’Asia e nell’isole, con le mirabili arme di fuoco
d’Europa, a quali si rende ogni nazione, che non sa l’uso di quelle. E li
regni distinti in Aragona, Castiglia, Galitia, Navarra, Lione, Toleto,
Barcelona, s’andaro uniendo per matrimonii e per eredità, fin che
tutta la Spagna s’è unita, e li regni di Sicilia e di Napoli e Sardegna,
dati ad Aragonesi, intraro in questa Monarchia, quando s’unio Castiglia
con Aragona per il matrimonio della regina Isabella di Castiglia
col re Ferdinando d’Aragona, da’ quali nacquero due figlie. La primogenita
delle quali, maritata a Filippo, figlio di Massimiliano d’Austria
imperatore nel 1500 partorio Carlo V, e sotto i suoi auspicii trovato il
Mondo novo da Cristoforo Colombo, s’unio con li predetti regni, e
con l’Imperio Romano germanico per elezione, e poi la corona di
Portogallo per successione. Talché si vede, che li Spagnoli furo
sempre

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