Tommaso Campanella, Monarchia di Spagna, p. 46

Precedente Successiva

fecero novità. Ciro si fe’ dichiarare commissario di Dio, per non aver
profeti superiori contra, e Alessandro Magno si fe’ dechiarare figlio
del dio Ammone.
Si vede poi che in cristianità nessuna monarchiaè sublimata per la
soggezione che hanno al Papa, e Macometto, aspirando a quella, fece
religione nova, per non avere a perdere, perché contra la religione non
vagliono armi, se non un’altra religione migliore senza armi, o peggiore,
ma che gusti al volgo e sia più armata. Però non ritrovandosi
migliore della cristiana romana, chiaro è che non può Spagna o Francia
aspirare a grandezza superiore a quella. Onde Carlo Magno, volendosi
sublimare alla signoria del mondo, si dichiarò protettore del Papa,
e proteggendo lui e il Cristianesimo, aggrandì se stesso. Però aspirando
a tanta signoria il Re di Spagna, o bisogna che facci religione
nova, il che gli è contraddetto da Dio e dalla ragione politica.
Primo, perché questo non si deve fare se non nel principio dell’imperio
come fece Macometto, Pitagora e Romolo, altrimenti ruinerà,
mutando gli auspicii dell’imperio e dominio, il quale essendo fondato
nella credenza di Cristo, i popoli tutti si ribelleranno subito, e giammai
imperio più certamente rovinò che col mutare della religione, se
l’istorie bene si leggono.
Secondo, perché il Papa con gli altri principi cristiani unitamente
contra lui congiurando li farebbero perdere in un subito Napoli e
Milano, e per conseguenza il mondo nuovo e quanto ha. Se bene
questo non avvenne ad Arrigo VIII d’Inghilterra e al duca di Sassonia

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche